In questo articolo voglio considerare pro e contro di lavorare per/con le agenzie di comunicazione se sei un videomaker: magari posso aiutarti a prendere la decisione giusta, se ti trovi nella situazione di compiere una scelta.
È cosa frequente, per chi si occupa di realizzare video, di incrociare sul suo cammino un’offerta di lavoro da parte di un’agenzia di comunicazione: soprattutto se sei freelance, io dico che è un’occasione che non devi lasciarti scappare. Lavorare come videomaker per la comunicazione implica una collaborazione in cui chi produce contenuti video segue le direttive dell'agenzia, che a sua volta rappresenta i desideri e le esigenze del cliente (aziende, istituzioni ma anche artisti, influencer, talent).
Se hai sempre lavorato da solo, se sei abituato a contare su di te per ogni cosa – dall’organizzazione del lavoro alla creatività, dall’ideazione alla scelta dei collaboratori – questa esperienza può essere particolarmente interessante e in grado di insegnarti moltissimo. Lavorare con le agenzie ti permette, infatti, di entrare in un mondo più strutturato in cui sei una parte del processo produttivo. In questo articolo voglio considerare pro e contro di questa opzione, per aiutarti a prendere una decisione se ti trovi nella situazione di compiere una scelta.
Gli svantaggi di lavorare con un’agenzia di comunicazione se sei un videomaker
Siccome mi piace iniziare affrontando gli aspetti critici, inizio dai potenziali lati negativi della collaborazione tra videomaker e agenzia. Se lo chiedi a me, a dire il vero, penso che per videomaker e filmmaker, un’esperienza con un’agenzia di comunicazione vada sempre considerata. Capisco, però, le motivazioni che portano alcuni colleghi a declinare questo genere di offerte.
Lavorando per un'agenzia, potresti dover seguire le direttive creative del cliente o degli stessi creativi, il che può limitare la libertà artistica e farti avere molto meno controllo creativo sul tuo lavoro. Inoltre nelle agenzie lavorano molte persone diverse, professioni di settori differenti e con varie formazioni: la possibilità di trovarsi in mezzo a conflitti con colleghi o manager aumenta con il crescere del team. Anche se questo, devo dire, avviene in qualsiasi ambiente di lavoro.
Stando sul pratico, in genere le tariffe offerte dalle agenzie sono più basse rispetto a quello che potresti ottenere lavorando direttamente con i clienti (di contro, però, c’è il fattore stabilità… da non sottovalutare, specie di questi tempi!). A seconda dell'agenzia e del progetto, potresti inoltre dover rispettare scadenze serrate e avere orari di lavoro più lunghi o irregolari: diversamente dall’essere un freelance, insomma, non detti tu i tempi.
Infine, siamo onesti. Lavorando in un'agenzia, il tuo lavoro potrebbe non essere riconosciuto in quanto singolo ma solo come parte di un processo a cui partecipa un team di persone. Se pensiamo a una campagna di comunicazione, poi, questa in genere viene attribuita e firmata dall'agenzia stessa senza citare le professionalità che vi hanno lavorato. Sei pronto a mettere da parte il tuo desiderio di riconoscimento?
Perché un videomaker dovrebbe lavorare con le agenzie di comunicazione
Lo ripeto: secondo me un’offerta da un’agenzia di comunicazione è un traguardo importante per un videomaker, che ti porta a confrontarti con professionisti complementari al tuo lavoro. Non sottovalutare quanto puoi imparare in un contesto del genere: circondarti di fotografi, copywriter, organizzatori di eventi, pr, grafici, creativi di ogni genere vuol dire collaborare con personalità in grado di lavorare su vari progetti, talvolta diversissimi tra loro.
A proposito di imparare, è indubbio che le agenzie hanno accesso a risorse e attrezzature di alta qualità, cosa che non sempre è possibile per un videomaker indipendente. Anche questo per un filmmaker vuol dire acquisire una vasta gamma di esperienze e ampliare il proprio portfolio. Inoltre lavorando con un'agenzia puoi intessere relazioni con altri professionisti del settore e fare networking, il che può senza dubbio aprirti la porta a ulteriori opportunità di lavoro e collaborazioni.
Passo alla parte più pragmatica del discorso: tanto, se segui questo blog sai che prima o poi arriva sempre nei miei articoli. Le agenzie di comunicazione hanno in genere una clientela stabile e un flusso di lavoro continuo: di conseguenza è possibile che un videomaker che collabora stabilmente con la stessa agenzia arrivi a ottenere opportunità di lavoro regolari. Questo, secondo me, è un aspetto fondamentale: vuoi mettere quanto tempo risparmi a non dover cercare da solo i clienti, a fare preventivi, a seguire tutta la fase di contrattazione?
Di conseguenza, le agenzie tendono ad avere strutture di pagamento più regolari rispetto ai clienti individuali (che spesso bisogna rincorrere per ogni fattura!). Come anticipavo sopra, forse si tratta di compensi inferiori a quelli che potresti domandare da solo… ma spesso nella vita si tratta anche di fare delle scelte coerenti con il momento in cui ci si trova. Se hai un progetto individuale in cantiere, impegnativo e costoso, puoi valutare di lavorare per qualche tempo in agenzia e mettere da parte soldi ed energie per poi tuffarti nell’ignoto.
Insomma, spesso le scelte professionali sono dettate dal momento della vita in cui ci si trova. Ti piace avere controllo creativo e diretto sul tuo lavoro, sperimentare e gestire in autonomia ogni progetto? Lavorare come freelance potrebbe essere più adatto. Se, invece, stai cercando stabilità, networking e risorse; se ritieni di avere bisogno di un’occasione per imparare e cimentarti con le sfide del mondo della comunicazione, allora la collaborazione con un'agenzia potrebbe essere la strada giusta da percorrere.
Spero che questo articolo ti sia di aiuto, nel prendere una decisione. Se vuoi raccontarmi una tua testimonianza e supportare altri colleghi a compiere la scelta più adatta scrivila qui sotto nei commenti. Se, invece, sei qui per collaborare, contattami: sarò felice di fare due chiacchiere.