Quali sono, secondo me, le cose che non si possono trascurare nel pubblicizzare il proprio lavoro di filmmaker in modo da rivolgersi al pubblico giusto e alle collaborazioni più proficue.
Una delle cose che ho imparato da quando lavoro come filmmaker è che il mio lavoro non è solo un’attività creativa ma anche un business: tra le cose a cui devo pensare, oltre a fare funzionare la professione da un punto di vista economico e burocratico, c’è anche la pubblicizzazione del mio lavoro di filmmaker. All’inizio credevo che bastasse avere una rete di conoscenze, passare le giornate in giro per appuntamenti con potenziali collaboratori, convincere i clienti confusi con preventivi super competitivi in grado di sbaragliare la concorrenza.
Con il tempo ho capito che la “concorrenza” non esiste, almeno non in senso assoluto: esiste il target giusto per me, i clienti che posso conquistare e quelli a cui non piacerò mai. Di conseguenza la mia strategia di marketing deve essere rivolta a quei clienti e a quegli ingaggi in cui posso dare il mio meglio.
Come fare, allora, a raggiungere questa utenza e a trovare i lavori giusti? In questo articolo ti racconto quali sono, secondo me, le 3 cose che non si possono trascurare nel pubblicizzare il proprio lavoro di filmmaker in modo da rivolgersi al pubblico giusto e alle collaborazioni più proficue.
Una premessa: pubblicizzare il tuo lavoro di filmmaker richiede tempo
Prima di condividere i miei suggerimenti, che sono più 3 insegnamenti che per primo ho appreso con l'esperienza, occorre fare una premessa. Quando si inizia a elaborare una strategia di marketing, la tentazione è sempre aspettarsi che i risultati arrivino subito; invece per costruire il proprio marchio occorre tempo e determinazione.
Pubblicizzare la propria attività, farla crescere poco a poco richiedere mucchio di tentativi ed errori. Mi ci sono voluti mesi, per esempio, prima che attraverso il mio sito web arrivasse il primo cliente pagante! L’importante è continuare a lavorare sodo e restare coerenti con i propri obiettivi: vedrai che alla fine i risultati arriveranno.
1. Il primo passo per farsi conoscere è costruire un buon portfolio
Quando si tratta di mettere insieme il tuo portfolio, le opzioni pratiche per farlo sono numerose. Non è detto che devi sceglierne solo una: in qualche caso è una buona idea anche combinare due o tre strumenti, per diversificare la strategia e raggiungere vari obiettivi. Di seguito ti suggerisco 2 possibilità:
- Realizza per te stesso un buon sito web che racconta ai visitatori chi sei e i servizi che offri. In primo piano, tra consigli e ispirazioni, metti in primo piano il tuo lavoro e, dove possibile, mostra i tuoi video. Puoi anche dedicare una sezione a un vero e proprio portfolio dei tuoi progetti, dello scopo dietro ogni lavoro e del cliente che lo ha commissionato. Ricorda che un sito web ben fatto e sempre aggiornato dà un'aria di professionalità alla tua attività;
- Realizza un montaggio dei tuoi lavori oppure crea un canale dedicato su Vimeo o YouTube. Quale piattaforma è la migliore? Bella domanda. Per alcuni professionisti è più indicato Vimeo rispetto a YouTube - la prima si rivolge a un pubblico più sofisticato, la seconda è per tutti – ma tendenzialmente si equivalgono. Da segnalare che Vimeo, rispetto a YouTube, ha normative meno stringenti sul diritto di autore: per esempio, fa meno storie quando si pubblicano audio protetti da copyright. Al tempo stesso è meno affidabile in termini di velocità di caricamento.
In generale i consigli che mi sento di dare a chi realizza un portfolio (tema che mi piacerebbe tornare a trattare nel dettaglio qui sul blog) è di scegliere per il sito/montaggio/canale Vimeo-YouTube solo i progetti che hanno un reale valore e mettono in mostra competenze specifiche. Ovviamente assicurati che i video che selezioni siano di alta qualità e infine enfatizza il tuo stile personale: questo ti permetterà di attirare progetti in linea con le tue abilità e con i tuoi interessi.
Valuta inoltre la creazione di un blog per aumentare il tuo bacino d'utenza ma ricorda: gli aggiornamenti dovranno essere costanti e ottimizzati in ottica SEO. Un'altra pratica molto utile, se non fai fatica a metterti davanti l'obiettivo, è quella di creare delle pillole video (possono essere consigli o trucchi) sulla base della tua esperienza, da condividere velocemente con la tua community. Scegli al massimo uno o due piattaforme social in cui concentrare le tue attenzioni e sperimenta.
2. Non sottovalutare il passaparola e la relazione con i clienti
Scott Kirsner nel suo libro Fans, Friends & Followers dice che la gente «non vuole più consumare, ma collaborare»: questa affermazione penso che valga per i clienti, prima ancora che per i partner professionali. Se mostri alle persone il motivo per cui dovrebbero considerare te invece di qualcun altro, valorizzando quei video che mettono in risalto il tuo stile unico e manifestano il tipo di progetti a cui ti piace lavorare, è probabile che ti verranno offerti progetti simili a quelli che hai già realizzato. In questi casi sarà il tuo pubblico a dirti come vorrebbe essere coinvolto nel processo creativo. Una volta soddisfatti, dai clienti otterrai la più grande e potente pubblicità che esiste: il passaparola.
Dai quindi grande importanza all’approccio con il cliente, mostrandoti sempre collaborativo e alla pari, mai altezzoso: sii sempre predisposto all'ascolto, disponibile e attento ai reali bisogni del cliente. Oltre a essere, in generale, un buon modo di approcciarsi alla vita e al lavoro, questo atteggiamento ripagherà da subito.
3. Per pubblicizzare il tuo lavoro di filmmaker cerca collaboratori
Non affidare il 100% del marketing al tuo sito web, alla SEO o ai tuoi canali, ma cerca nuove possibilità di promozione facendo collaborazioni e scambi con i colleghi. Nel nostro lavoro è importante non solo il cliente, ma anche la rete di contatti: l'industria dell’audiovisivo è incentrata sulle relazioni, di conseguenza il networking è la chiave per avere ogni anno più successo del precedente.
Infine un’ulteriore possibilità di promozione è fare scambi con influencer, brand, siti di aggregazione e sponsorizzate curate da chi se ne intende: oggi il web è cambiato e fare tutto da sé, ora più di ieri, non porta lontano.
Spero che i miei consigli ti siano stati utili. Contattami se vuoi saperne di più sulla professione di filmmaker o chiedermi un consiglio. E se le mie parole ti hanno incuriosito/a, scrivimi e richiedi un preventivo gratuito per realizzare il tuo progetto audiovisivo.