Ecco perchè è sempre più importante affidare il proprio sito web a figure che sappiano integrare competenze diversificate nel mondo del marketing digitale. Il filmmaker è uno di questi.
«Perchè dovrei affidare il mio sito web a un Filmmaker?»: se arrivando qui e guardando il mio sito ti sei fatto questa domanda, lo capisco perfettamente. Ecco perché ho deciso di dedicare questo articolo non a convincerti che sono il professionista giusto per la tua attività, ma a spiegarti perché è sempre più importante affidare il proprio sito web a figure che sappiano integrare competenze diversificate nel mondo del visual e del marketing digitale. Se sei curioso di saperne di più, continua a leggere. E se ti starai chiedendo cosa ci fa un gatto nell'immagine di copertina, la risposta è ovvia: lei è la migliore ammaccabottoni che potessi desiderare.
Cosa vuol dire, oggi, avere un sito web
Prima di spiegarti perché affidare il tuo sito web a un filmmaker non è affatto una scelta strana, occorre una piccola premessa: oggi avere un sito web equivale al tradizionale biglietto da visita. Tuttavia, a differenza del bigliettino che la gente può ignorare o utilizzare come filtro per le sigarette, richiede un impegno notevole, sia di tempo che di costi. Un sito web, a prescindere da chi lo realizza, implica da parte di chi lo commissiona la disponibilità a investirci non solo soldi (costantemente, non una tantum) ma anche impegno nell’aggiornamento dei contenuti: parlo di articoli e contenuti multimediali come foto e video, da ripostare sui social network più adatti alla tua attività. E non dimentichiamo il lavoro dietro le quinte: la SEO, l’ottimizzazione dei contenuti, la gestione delle campagne pubblicitarie, il monitoraggio dei risultati della tua attività online (Google My Business, Search Console, Analytics, etc). Le cose da fare, insomma, sono molte: per questo è utile rivolgersi a un professionista con competenze trasversali, che sappia seguire il tuo percorso sul web a 360 gradi e a prezzi accessibili, soprattutto se avete appena lanciato la vostra attività online e non avete individuato un budget specifico per la vostra vetrina online.
Se il filmmaker ti fa il sito web
Ci hai mai pensato? Il filmmaker, soprattutto se si occupa di spot, commercial e campagne pubblicitarie, deve avere per forza tra le sue competenze il marketing digitale: il fondo è lui che crea i contenuti che vengono diffusi sui social network e nei siti Internet, di comune accordo con il responsabile marketing dell'azienda. E il video, soprattutto negli ultimi anni, si è sempre più affermato come strumento che consente, facilmente, di raccontare la storia di un’azienda, di presentare i prodotti oppure i servizi offerti. È una forma di comunicazione efficace e coinvolgente per attrarre l’utente e trasmettergli una comprensione veloce del messaggio. Non a caso, al momento, il social network più di successo oltre ad Instagram è TikTok, che si basa proprio sulla condivisione di brevi video: e su TikTok nascono le nuove star del web, persone che - con idee più o meno articolate - stanno rinnovando il linguaggio visivo e social.
Affidare il proprio sito web a un filmmaker ti permette di collaborare con un professionista che sa come funziona la produzione e ottimizzazione di contenuti video per il web e che tipo di caratteristiche deve avere una piattaforma che integri il multimediale nella strategia di comunicazione, che si tratti di posizionare la tua attività sui motori di ricerca, di generare traffico sul tuo sito, di e-commerce o vendita di vario genere. Ho applicato queste strategia nel restyling dell'e-commerce di un brand innovativo che commercializza in tutto il mondo accessori in pietra modellate a mano. Il brand, che unisce lifestyle e natura, si chiama Aystone e dietro a questo nome si cela Giacomo Noya, artista italo-belga innamorato della Sicilia.
Le competenze che il filmmaker applica al sito web
Tenete a mente che i tempi sono cambiati. Oggi non è più necessario programmare un sito da zero (intendo scrivere manualmente il codice sorgente) e dunque avere a che fare con programmatori distratti o - nel peggiore dei casi - assenti. Se la mission non lo richiede o il budget a disposizione non è a 4 zeri, esistono delle alternative molto efficaci che vi porteranno al medesimo risultato; anzi, con molta probabilità spingeranno la vostra visibilità ben oltre le aspettative. Secondo alcuni report, entro il 2025 il 70% delle applicazioni verrà sviluppato tramite piattaforme No-Code. Tra quelli più usati per la creazione dei siti web, appuntatevi Wordpress.com (nella versione semplificata), Flazio (leader in Italia), Wix; Jimdo invece è tra le meno attente alle esigenze del cliente, specialmente in merito alle condizioni d'uso (lo dico per esperienza personale). Utilizzare queste piattaforme non è difficile ma neanche tanto semplice, ed è qui che può entrare in gioco una figura ibrida come quella del filmmaker con capacità trasversali. Certamente non un filmmaker qualsiasi.
Prima parlavo di competenze trasversali: quando si realizza un sito web occorre davvero sapersi muovere in vari ambiti. Tanto per iniziare, bisogna conoscere la materia, le policy e gli obblighi di legge in materia di trattamento dei dati personali (le famose GDPR). In secondo luogo, occorre considerare il sito web come il punto di partenza per la riconoscibilità di un marchio, di un’attività o di un professionista: quando realizzo un sito web, parto sempre con lo scegliere il design e la grafica che meglio rappresentano il mio cliente; se devo partire da zero, mi preoccupo che sia coerente con ciò di cui si occupa (a prescindere dal fatto che possa piacermi o meno), se il sito si innesta su un visual esistente, dovrò rispettare l’identità esistente. Grande attenzione va riposta anche alla user experience, ovvero navigabilità e chiarezza del sito, e preoccuparsi che la versione mobile sia perfettamente efficiente. Dell’importanza di integrare i contenuti multimediali ne ho già parlato: il filmmaker conosce bene piattaforme come Youtube e Vimeo e sa come utilizzare gli strumenti per inserire video sul sito web, in modo che siano ottimizzati e fruibili con facilità. Infine, non dimentichiamo che la prima funzione del sito web è raccontare una storia: tra le competenze del filmmaker c’è sempre lo storytelling, la capacità di maneggiare una storia e trovare in essa gli elementi più adatti a incuriosire chi approda sul sito. Pensare a un video, a uno spot non è poi così diverso da pensare alla realizzazione di un sito web: si tratta di avere un’idea originale o funzionale, organizzare i contenuti, veicolare il messaggio con gli strumenti migliori e, insomma, comunicare.
Spero che questo "chiarimento" ti sia stato utile. Se vuoi realizzare un sito web per la tua attività, ti ricordo che puoi scrivermi e richiedere un preventivo gratuito. Sarò felice di illustrarti personalmente il mio metodo di lavoro.