Visti sul web è la rubrica in cui analizzo video, spot e contenuti trovati sul web che mi hanno ispirato.
È una condanna che colpisce soprattutto le donne, ma anche gli uomini non ne sono del tutto esenti: ogni anno, quando arriva l’estate, inizia il bombardamento di spot e commercial che a tutti i costi vogliono venderci prodotti di bellezza snellenti, anticellulite, antirughe… praticamente anti noi stessi. E anche se ormai la body-positivity è ovunque - più perchè va di moda, che per una reale filosofia portata avanti dalle case che producono cosmetici - la società è ancora fissata con il corpo delle donne e pronta a condannare chi non rientra negli standard di bellezza. C’è però un brand che, da moltissimi anni, porta avanti con coerenza un suo messaggio: tutti i corpi sono belli, anche se imperfetti. Questo marchio, lo avrai capito, è Dove. Per la mia rubrica Visti Sul Web voglio raccontarti una delle più belle campagne di questo brand della cosmesi, Dove Real Beauty Sketches, che riesce a parlare di bellezza in modo davvero originale.
Dove racconta la bellezza
Come dicevo, il marchio Dove - proprietà di Unilever - è noto per pubblicizzare i suoi prodotti con slogan e spot il cui intento è ricordare alle donne che la bellezza non è solo quella delle modelle in copertina o delle attrici di Hollywood, ma è un insieme di piccole cose e anche delle nostre imperfezioni e unicità. Tra le campagne più famose di Dove c’è lo spot che difende le curve femminili o quello che racconta come una donna sia bella anche quando non è più giovane.
Lo spot Real Beauty Sketches, però, fa un passo avanti: stavolta al centro della narrazione c’è non tanto il modo in cui ci percepiscono gli altri, ma lo sguardo che per primi abbiamo su noi stessi. E indovina? Questo sguardo spesso è il primo a ingannarci. Si dice che la bellezza è negli occhi di chi guarda? Be', raramente noi ci guardiamo con gli occhi giusti. Per dimostrarlo Dove non si perde in chiacchiere ma convoca nello spot… un artista forense dell’FBI.
Dove Real Beauty Sketches, un esperimento
Nello spot Dove Real Beauty Sketches ci viene presentato niente meno che Gil Zamora, artista forense dell’FBI: in parole povere un disegnatore di scene del crimine, processi in tribulare e visi di criminali ricercati. Uno, insomma, che è parecchio preciso a restituire volti ed espressioni. Dopo averci raccontato il suo lavoro, vediamo Zamora mettersi in postazione: cavalletto da disegno e sgabello, pronto a ritrarre una serie di donne – sette in tutto – che si siedono dietro una tenda, dove lui non può vederle, e iniziano a descrivergli il proprio aspetto. Volto, capelli, lentiggini, naso, bocca, mento… e intanto l’artista si dedica a fare loro il ritratto. Sorpresa sorpresa, però, i ritratti per ogni donna saranno due: uno realizzato da Zamora sulla base della descrizione che esse hanno fornito; l’altro sulle indicazioni date da uno sconosciuto con cui le intervistate hanno passato un breve periodo. Qual è il risultato? Mostrare alle donne quanto la propria auto-percezione non sia minimamente oggettiva, ma spesso il frutto distorto di un giudizio interiorizzato e come l’immagine di noi possa differire parecchio da ciò che vedono gli altri.
L’originalità di Dove Real Beauty Sketches, quindi, è inizialmente nel messaggio dello spot: per una volta, infatti, un brand di cosmesi si allontana dal solito body positivity del tipo “ama te stessa”e “prenditi cura di te” in favore di un esperimento a metà tra psicologia e comunicazione. Inoltre non dimentichiamo il tono dello spot, che abbandona le solite tinte patinate da pubblicità anticellulite - in cui le donne saltano e corrono come gazzelle – ma assume un’atmosfera tra il documentario e il thriller alla CSI, con tanto di musica tesa. E tuttavia l’emozione non manca: il momento finale, in cui vengono mostrate le reazioni delle donne alla vista dei due ritratti – profondamente differenti – è parecchio forte.
Uno spot virale
Insomma, la campagna virale di Dove non rinuncia a portare avanti la strategia di marketing del brand ma lo fa in maniera intelligente: trasmette un messaggio quasi scientifico e al tempo stesso universale, provando a essere una fonte d’ispirazione per le donne di tutte le generazioni. E l’originalità, ancora una volta, paga: lo spot Dove è immediatamente diventato un esempio di marketing virale in rete ottenendo più di 15 milioni di visualizzazioni solo nella prima settimana e ad oggi quasi 180 milioni.
Conoscevi lo spot Dove Real Beauty Sketches? Se vuoi suggerirmi un video che hai visto sul web e che ti ha colpito, per la sua tecnica sensazionale o per il contenuto, scrivimi nei commenti qui sotto o contattami. Sono curioso!