Visti sul web è la rubrica in cui analizzo video, spot e contenuti trovati sul web che mi hanno ispirato.
Ci sono video che ci emozionano per il contenuto originale o per il messaggio potente: oggi, per la mia rubrica Visti sul Web, ho deciso di raccontarvi un prodotto che è pura perfezione stilistica al servizio della bellezza e dell’effetto wow. Anzi, vi sfido a non restare a bocca aperta dopo avere visto, per intero, Dubai FlowMotion.
Dubai FlowMotion: lo spettacolare video di Rob Whitworth
Rob Whitworth è noto per avere creato alcuni dei più spettacolari e noti timelapse del web utilizzando la tecnica del “flow motion”: Dubai FlowMotion è la sua opera più nota, girata per la città di Dubai (in collaborazione con Dubai Film) allo scopo di celebrare la meraviglia degli Emirati e, soprattutto, il suo avanguardistico skyline dominato dal Burj Khalifa - a oggi - l’edificio più alto del mondo, 828 metri. Il video ha avuto milioni di visualizzazioni sino a diventare virale in poco tempo.
E, in effetti, Dubai FlowMotion fa girare la testa: Whitworth combina hyperlapse (una sorta di timelapse in movimento) con transizioni e passaggi dal macro al micro, zoom e dettagli. Il risultato è un giro vorticoso di Dubai, dal cielo alla terra e di nuovo sopra le nuvole: dall’atterraggio di un aereo in città si passa a un tour dei mezzi pubblici; dagli uffici si vaga per ristoranti e bar, dentro stanze di hotel, sopra le dune del deserto e planando sul mare, sino alla cima del sensazionale grattacielo simbolo di Dubai. Non vi è venuta voglia di fare le valigie e partire?
Chi è Rob Whitworth
Nominato agli Emmy e vincitore del Bafta, Rob Whitworth ha girato video in alcune delle principali città del mondo – da Pyongyang, in Corea del Nord, a Buenos Aires in Argentina – e per aziende come Netflix, Nike, McDonald's, Turkish Airlines e Nikon. Come avrete capito, Whitworth è un vero e proprio mago dell’hyperlapse: i suoi corti, i suoi spot si basano tutti sul movimento (per questo si parla di “flow motion”) e sono caratterizzati da un ritmo trascinante che cambia continuamente punto di vista e prospettiva, eliminando le barriere spaziali e creando punti di vista e soggettive impossibili.
In Dubai FlowMotion, Whitworth ha superato sè stesso: è stato il primo, infatti, a realizzare un hyperlapse verticalmente attraverso il grattacielo più alto del mondo. Eppure, il regista ha dichiarato di essere stato colpito soprattutto dalle linee del deserto. Ecco che cosa ha detto: «Sono stato impressionato dal deserto e dall'importanza che riveste per il popolo degli Emirati. Dubai può anche avere lo skyline più famoso del mondo, ma le dune sono la sua anima».
Dubai FlowMotion è un progetto epico
Dai, non ve lo state chiedendo anche voi? In Dubai FlowMotion sono stabilianti non solo le riprese e le fotografie scattate, ma anche il modo in cui vengono gestite le transizioni. Come si può ottenere un effetto del genere con delle “semplici” immagini montate in sequenza? Io mi sono attorcigliato nel web, frugando e rifrugando tra pagine per addetti ai lavori e sui siti di turismo internazionale, per saperne di più di questo progetto. Ed ecco che cosa ho scoperto. Altro che semplici immagini in sequenza: Dubai FlowMotion è stata una vera impresa, da vari punti di vista.
La fase di storyboard ha richiesto due settimane per essere completata e, una volta terminata la pre-produzione, è iniziato il lavoro immane per ottenere tutti i permessi necessari a girare nelle location protagoniste delle riprese. Lo stesso regista ha definito il progetto «epico» e ha dichiarato di aver avuto accesso a qualsiasi edificio e si poter contare su elicotteri, droni, airbus. Per lui è stato persino disabilitato un ascensore al 148° piano del Burj Khalifa, tutta un'intera mattinata, solo per fare le riprese! Va detto che Rob Whitworth ci ha messo tutto sè stesso: in Dubai FlowMotion non ha usato nemmeno un'immagine di repertorio, tutto il materiale proviene dalle sue fotocamere professionali - Nikon, Canon, Red e GoPro – ed è poi stata assemblato per ottenere questo spettacolare cortometraggio.
Solo per filmare il momento in cui il bagaglio, dalla stiva dell’aereo, arriva sino ai nastri trasportatori, il regista dichiara di aver usato 3 camere: una legata al carrello che recupera le valigie, un’altra montata a una borsa per seguire il processo di scarico bagagli e l’altra manovrata da Whitworth per seguire l'uomo d'affari e il suo trolley.
Nei suoi tre minuti di durata, Dubai FlowMotion mostra tutte le attrazioni principali della città: Whitworth ha utilizzato protagonisti e punti di vista sempre differenti per raccontare le diverse esperienze che un visitatore può vivere a Dubai. Ci sono gli intrattenimenti per i bambini, la spa per gli amanti del relax, gli sport estremi destinati ai più avventurosi, il mare, le escursioni e i panorami. E non dimentichiamo che, anche fisicamente, girare questo video è stato un’avventura: basta pensare che le riprese nella baia di Dubai sono frutto di 14 ore di escursione sotto il sole. Sotto il sole del deserto, ovviamente!
Conoscevi Rob Whitworth? Se vuoi suggerirmi un video che hai visto sul web e che ti ha colpito, per la sua tecnica sensazionale o per il contenuto, scrivimi nei commenti qui sotto o contattami. Sono curioso!